Monterosso Almo. Alla scoperta del gioiello nascosto dei Monti Iblei

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Immerso nel cuore dei Monti Iblei in Sicilia, si adagia un borgo di rara bellezza e ricchezza storica: Monterosso Almo. Questa gemma, situata a 700 metri sopra il livello del mare, accoglie i visitatori con una qualità dell’aria invidiabile, una posizione geografica privilegiata e una straordinaria varietà di paesaggi, un patrimonio artistico notevole e una bellezza naturale che sorprende piacevolmente. Con una popolazione di poco più di 3.000 abitanti, Monterosso Almo si fregia del titolo di uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Questo riconoscimento non è casuale, ma testimonia le eccezionali qualità storiche, culturali e ambientali che rendono questo luogo una meta ambita per i viaggiatori in cerca di autentiche esperienze italiane.

Le origini di Monterosso Almo affondano in un passato remoto, come testimoniano i ritrovamenti archeologici che datano i primi insediamenti al VI-VII secolo a.C., periodo in cui la zona fu dominata da Romani e Arabi. Tuttavia, la storia di questo borgo ha radici ancora più antiche, risalendo all’Età del Rame, come attestano l’Ipogeo di Calaforno, il più antico della Val di Noto, e gli insediamenti di Monte Casasia, risalenti al VII secolo a.C.. La presenza di questi siti archeologici suggerisce una continuità di insediamenti umani per millenni, rendendo Monterosso Almo una destinazione affascinante per gli appassionati di storia antica.

Durante il periodo normanno, il villaggio era conosciuto con il nome di Lupia, o Casal Lupino. Nel 1168, il borgo esisteva già ed era possedimento del normanno Goffredo, figlio del Conte Ruggero, con il nome di Monte Jahalmo. Il nome attuale, Monterosso Almo, ha origine nel periodo aragonese, derivando probabilmente da “Mons Almo” o, secondo alcune fonti, dal toponimo “Mons Rubens” (Monte Rosso), risalente al 1338 e legato al Conte Rosso di Messina.

Un evento cruciale nella storia di Monterosso Almo fu il terremoto del 1693, che distrusse completamente il villaggio. A differenza dell’antico insediamento, situato più in basso, il borgo fu ricostruito sulla cima della montagna, conferendogli l’aspetto che possiamo ammirare oggi. Questa ricostruzione post-sisma ha plasmato l’attuale struttura del villaggio e probabilmente influenzato il suo stile architettonico, rendendolo un esempio di resilienza e rinascita.

Monterosso Almo è incastonato nel cuore dei Monti Iblei, nella parte nord-orientale della provincia di Ragusa, ai piedi del Monte Lauro, a un’altitudine di 700 metri. Questa posizione elevata offre non solo viste panoramiche mozzafiato sulle valli sottostanti, ma contribuisce anche a un clima particolare, potenzialmente più fresco rispetto alle aree costiere. La scelta di edificare il borgo su un’altura, come suggerisce la sua storia, potrebbe aver avuto anche una funzione difensiva, offrendo una posizione strategica per controllare il territorio circostante.

La bellezza naturale che circonda Monterosso Almo è un vero tesoro per gli amanti della vita all’aria aperta. Il territorio è ricco di aree boschive estese, perfette per passeggiate ed escursioni. Il Parco Forestale di Canalazzo, che include l’importante necropoli di Monte Casasia risalente al VII secolo a.C., offre la possibilità di godere di splendide escursioni e attività di cicloturismo. I boschi di Calaforno, insieme al parco di Canalazzo, contribuiscono a mantenere un’aria salubre e un panorama verdeggiante.

Lungo i sentieri che attraversano questi boschi, nella valle del fiume Amerillo, un tempo operavano mulini ad acqua per la macinazione del grano, tanto che la zona era conosciuta come Valle dei Mulini. Ancora oggi si respira un’atmosfera rustica e d’altri tempi percorrendo l’antico sentiero reale pavimentato con grandi basole calcaree, che costeggia il fiume tra pioppi e platani, inebriando l’aria con il profumo del timo selvatico.

Un borgo di meraviglie: esplorando le attrazioni

Passeggiando tra le strette vie di Monterosso Almo, si può ammirare l’eleganza della Chiesa di San Giovanni Battista, un perfetto esempio di barocco siciliano, considerato uno dei più belli della Val di Noto. La chiesa si distingue per la sua facciata a forma piramidale, alta 22 metri, e per la scenografica volta interna che illumina la navata di un bianco avorio. La sua facciata è orientata con precisione verso est, in modo che ogni 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni, all’alba, il sole possa entrare dalla finestra e illuminare il simulacro del santo patrono.

Un’altra chiesa di notevole importanza è la Chiesa di Nostra Signora Addolorata, ricostruita dopo il terremoto del 1693 e affacciata sulla caratteristica Piazza Sant’Antonio. Imponente è anche la Chiesa Madre, anch’essa crollata durante il sisma e successivamente ricostruita. La sua facciata è composta da quattro ordini, con l’ultimo più distintivo a forma piramidale, fungendo da campanile con tre campane. All’interno sono custodite opere d’arte risalenti all’XI-XIII secolo.

Da non dimenticare la piccola chiesa monastica di Sant’Anna, affettuosamente chiamata “a bammina”, e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, risalente al XVIII secolo.

Dominando la piazza con la sua imponenza, si erge il Palazzo Cocuzza, oggi sede del Museo Civico. Questo palazzo testimonia l’influenza storica della famiglia Cocuzza, una delle più importanti famiglie siciliane del tardo Ottocento. Il museo offre probabilmente uno spaccato della storia e della cultura di Monterosso Almo.

Per gli amanti della storia più antica, il territorio di Monterosso Almo custodisce importanti resti archeologici, come la necropoli di Monte Casasia, risalente al VII secolo a.C., e l’Ipogeo di Calaforno, il più antico della Val di Noto, con insediamenti che risalgono al VII secolo a.C.. Questi siti, insieme al Parco Forestale di Calaforno e al Parco di Canalazzo, rappresentano un connubio affascinante tra natura e storia, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare sia le antiche vestigia del passato che la bellezza incontaminata del paesaggio circostante.

La vita a Monterosso Almo è intrisa di tradizioni e di un forte senso di comunità. Le piazze del borgo, come in molte località siciliane, sono luoghi di incontro e socializzazione, dove gli abitanti si ritrovano per chiacchierare, frequentare i bar e gustare le specialità locali, soprattutto la domenica dopo la messa.

Questo borgo vanta un ricco calendario di feste annuali, tra cui spiccano le celebrazioni in onore dei santi patroni, San Giovanni Battista e Maria Addolorata, festeggiati rispettivamente la prima e la terza domenica di settembre. Tra gli altri eventi significativi si ricordano la Festa di San Giuseppe a metà marzo, la Festa di Nostra Signora Addolorata in aprile, le celebrazioni pasquali, la Sagra dei Cavatieddi in aprile, la Festa di San Giovanni Battista a giugno, la Sagra delle Ciliegie a giugno e la Sagra del Pane in agosto.

Un evento culturale di particolare interesse è il presepe vivente, uno dei più antichi e rinomati della Sicilia, che si svolge ogni anno durante il periodo natalizio nel caratteristico quartiere della Matrice. In questa suggestiva rappresentazione vengono rievocati antichi mestieri, offrendo ai visitatori uno sguardo autentico sulla cultura e la vita di un tempo.

Il percorso si snoda in un emozionante viaggio che, attraverso scene di vita quotidiana, artigianato e tradizioni, avvolge il visitatore in un’atmosfera di grande fascino. Un’altra usanza locale degna di nota è la preparazione di pani dalle forme simboliche in occasione delle feste di diversi santi: a forma di seno per la festa di Sant’Agata, a forma di occhi per la festa di Santa Lucia e a forma di trachea (“cannarozza”) per la festa di San Biagio.

Un assaggio di Sicilia: le delizie gastronomiche di Monterosso Almo

Monterosso Almo offre un’esperienza enogastronomica superba, con sapori genuini che derivano dalle antiche tradizioni contadine. Tra le specialità locali spiccano i “cavatieddi”, le ciliegie, le mandorle, il pane e le “scacce”, i funghi, le salsicce e la carne di cinghiale.

Il pane è una vera specialità del borgo, in particolare “u scacciuni”, una pagnotta dura da gustare ancora calda con olio, origano e “cappuliatu”, pomodoro secco tritato. La regione è ricca di prodotti agricoli di eccellenza, tra cui l’uva da tavola, diverse varietà di cereali come “u ciciruocculu” (la cicerchia), utilizzata per preparare il “patacò” con le verdure, mandorle, olive, noci e una grande quantità di frutta e ciliegie.

Per celebrare queste ricchezze culinarie, Monterosso Almo ospita diverse sagre durante l’anno, tra cui la Sagra del Pane, la Sagra dello Scaccione, la Sagra dei Cavatieddi e la Sagra delle Ciliegie. In occasione della festa del santo patrono, è usanza preparare “u iaddu chinu”, un gallo ripieno di carne, riso e spezie.

Monterosso Almo e i suoi dintorni offrono una varietà di opzioni di alloggio per soddisfare diverse esigenze e budget. I visitatori possono scegliere tra affascinanti bed and breakfast, confortevoli hotel, appartamenti e ville con angolo cottura, e accoglienti agriturismi.

Molte strutture ricettive si trovano anche nei paesi limitrofi come Chiaramonte Gulfi, Ragusa e Modica, offrendo una scelta più ampia e la possibilità di esplorare diverse località della regione. La presenza di agriturismi, come Locanda Angelica Le Due Palme, offre l’opportunità di vivere un’esperienza rurale siciliana autentica, gustando la cucina locale e magari partecipando ad attività agricole.

Arrivare e spostarsi: informazioni sui trasporti

Raggiungere Monterosso Almo è principalmente possibile tramite autobus, con collegamenti frequenti dalle principali città vicine come Ragusa, Catania e Vizzini. Da Ragusa è disponibile un autobus diretto che arriva a Monterosso Almo in circa 50 minuti. Anche da Vizzini ci sono collegamenti in autobus, con un tragitto di circa 25 minuti. Per i viaggiatori provenienti da Siracusa, è necessario prendere un autobus per Francofonte e poi un taxi per Monterosso Almo. Da Catania sono disponibili diverse corse in autobus, con un tempo di percorrenza medio di 1 ora e 30 minuti.

Una volta giunti a Monterosso Almo, il modo migliore per esplorare il borgo è a piedi, grazie alle sue stradine strette e tortuose e alla sua conformazione collinare. Il paesaggio circostante, in particolare la strada che proviene da Ragusa, offre scenari suggestivi che si prestano anche a escursioni in bicicletta.

Monterosso Almo accoglie i visitatori durante tutto l’anno, con ogni stagione che offre un’esperienza diversa. La primavera e l’autunno sono ideali per chi preferisce temperature miti e meno affollamento, mentre l’estate è perfetta per godere del clima caldo. Tuttavia, per vivere appieno la cultura e le tradizioni locali, si consiglia di visitare il borgo durante uno dei numerosi festival che animano il calendario annuale, in particolare il rinomato presepe vivente nel periodo natalizio.

Per informazioni e assistenza durante il vostro soggiorno, è possibile fare riferimento al Municipio, situato in Piazza San Giovanni n. 9. Ulteriori informazioni turistiche potrebbero essere disponibili online. Per un’esperienza piacevole e memorabile, si suggerisce di dedicare del tempo a passeggiare tra le affascinanti stradine e i vicoli del borgo, scoprendo angoli nascosti e immergendovi nell’atmosfera autentica di questo gioiello siciliano. Scegliere un alloggio vicino alle principali attrazioni può inoltre rendere la vostra visita ancora più comoda e piacevole.

Monterosso Almo si rivela una destinazione incantevole, un borgo ricco di storia, cultura e tradizioni, incastonato in uno scenario naturale di rara bellezza. Che siate attratti dalla sua storia millenaria, dai suoi vivaci festival, dai suoi paesaggi pittoreschi o dalla sua saporita cucina, questo angolo di Sicilia saprà offrirvi un’esperienza di viaggio autentica e indimenticabile.

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