Sutera: 7 motivi per scoprire questo borgo siciliano

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Sutera, incastonata nel cuore della Sicilia, si rivela come un gioiello nascosto, un borgo che incanta e sorprende. Annoverato tra i più belli d’Italia, questo paese sorge a circa settanta chilometri a sud-est di Palermo e trenta a ovest di Caltanissetta. Adagiata sulle pendici dei maestosi Monti Sicani, Sutera accoglie i visitatori con il panoramico belvedere di Piazza Sant’Agata, offrendo una sensazione di quiete e un’atmosfera che evoca tempi passati tra le sue antiche strade.

Un Viaggio nel Tempo: Svelando la Storia di Sutera

La storia di Sutera affonda le radici in tempi remoti. Il suo territorio fu abitato fin dalla preistoria da popolazioni indigene, come testimoniano le numerose grotte disseminate nella zona. La sua storia si intreccia con le vicende di Greci, Romani, Bizantini, Musulmani e Normanni, ognuno dei quali ha lasciato tracce del proprio passaggio.

L’influenza greca è palpabile a partire dal nome stesso: “Sutera” deriva dal termine greco “sotér”, che significa “salvatore”. Una leggenda narra che la sua fondazione sia opera di Dedalo, il celebre architetto ateniese. Un periodo cruciale per Sutera fu la dominazione araba, intorno all’860 d.C., durante la quale fu fondato il quartiere del Rabato.

In questo periodo, nell’875 d.C. fu edificata una moschea. Anche i Normanni lasciarono la loro impronta sul territorio. Nel corso del Medioevo, il barone Giovanni Chiaramonte fece erigere la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta nel 1370, proprio sopra l’antica moschea. Nello stesso anno, fece costruire anche il Santuario di San Paolino.

La Chiesa di Sant’Agata risale al XV secolo, e dello stesso periodo sono presenti le rovine di Palazzo Salamone. In epoche successive, la Chiesa di Maria Santissima del Carmelo fu originariamente edificata nel 1185 e poi ricostruita tra il 1934 e il 1936. Il piccolo convento che oggi ospita il Museo della Civiltà Contadina fu costruito nel 1664. Tra il XIX e il XX secolo, Sutera fu anche coinvolta nell’attività di estrazione dello zolfo.

La storia di Sutera, ricca di influenze diverse, si riflette nel suo tessuto urbano e culturale. L’importanza del periodo arabo, evidente nel quartiere del Rabato, è un elemento distintivo che affascina i visitatori interessati alla storia siciliana. La leggenda di Dedalo aggiunge un tocco mitologico alle origini del paese, rendendolo ancora più suggestivo. Inoltre, il fatto che Sutera si trovi lungo la Magna Via Francigena la connette a un antico percorso storico, attirando gli amanti del trekking e della storia.

Dove la Storia Sussurra: Esplorando i Tesori Culturali di Sutera

Sutera custodisce un patrimonio culturale di grande valore, testimoniato dai suoi edifici sacri e civili.

La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, eretta intorno al 1374 per volere del barone Giovanni III di Chiaramonte sul sito di una preesistente moschea araba, conserva ancora alcuni elementi dell’antico luogo di culto musulmano, come quattro nicchie in gesso. Ristrutturata alla fine del Cinquecento, presenta un portale seicentesco in stile rinascimentale sulla facciata laterale.

L’interno, a tre navate, è caratterizzato da volte a botte poggianti su pilastri ornati da stucchi dorati e turchesi, un fonte battesimale marmoreo del 1490-95 e statue di santi come San Calogero, la Madonna Addolorata e la Madonna Assunta. La storia della Chiesa Madre, costruita su un sito precedentemente dedicato a un altro culto, riflette la complessa stratificazione storica di Sutera.

La Chiesa di Sant’Agata, situata nell’omonima piazza, fu edificata in stile romanico nel 1400 e poi ricostruita nel Settecento con l’aggiunta del campanile. L’interno, in stile barocco siciliano, è diviso in tre navate con coperture a botte e a crociera, e ospita statue di Sant’Agata, San Pasquale Baylon, Gesù Crocifisso e diverse raffigurazioni della Madonna.

Il Santuario di San Paolino, costruito intorno al 1370 dal barone Giovanni III Chiaramonte sulla cima del Monte San Paolino (823 metri), sorge sul sito di un’antica fortezza bizantina. Vi si accede attraverso una strada scavata nella roccia con oltre centottanta gradini. Dal santuario si gode di una vista panoramica che spazia su ventidue comuni, la costa agrigentina, le Madonie e l’Etna. L’interno, a tre navate, custodisce pregevoli opere d’arte, tra cui due urne reliquiario del XV e XVII secolo contenenti le spoglie dei santi patroni, San Paolino e Sant’Onofrio, oltre a statue e dipinti. La posizione elevata del Santuario offre una vista mozzafiato, un’attrazione imperdibile per chi visita Sutera.

La Chiesa di Maria Santissima del Carmelo, originariamente edificata nel 1185 e ricostruita negli anni ’30 del Novecento lungo Via Roma, presenta un interessante portico con intarsi provenienti dalla moschea del Ràbato. Adiacente alla chiesa si trova il piccolo convento del 1664, sede del Museo della Civiltà Contadina.

Tra i palazzi storici spiccano le rovine del Palazzo Salamone, risalente al XV secolo e situato lungo Via Roma, luogo di nascita di uno degli eroi della Disfida di Barletta. Oggi rimangono visibili le mura perimetrali e alcune parti interne. In Piazza Sant’Agata si trova il Municipio, risalente all’Ottocento.

Il Museo della Civiltà Contadina, ospitato nel convento adiacente alla Chiesa di Maria Santissima del Carmelo, offre una preziosa testimonianza della storia e delle tradizioni siciliane attraverso le collezioni di strumenti e oggetti legati alla vita rurale e artigianale, alcuni dei quali risalgono al Seicento. Sono esposti anche manifesti di concerti e di emigranti, ricostruzioni di ambienti domestici e strumenti per la produzione di pasta e pane, oltre a documenti del periodo fascista. Questo museo rappresenta un’importante opportunità per i turisti di comprendere la cultura e lo stile di vita locali.

Il quartiere del Rabato, fondato dagli Arabi intorno all’860 d.C., è caratterizzato da un intricato labirinto di strette vie acciottolate, terrazze e case con muri in gesso, conservando l’impianto tipico di una kasbah araba. Questo quartiere è famoso per ospitare durante il periodo natalizio un suggestivo presepe vivente. Il Rabato, con le sue origini arabe e la sua architettura unica, è un’area imperdibile che incarna la storia millenaria di Sutera.

Il Capolavoro della Natura: Abbracciando i Paesaggi Intorno a Sutera

Sutera è circondata da una natura rigogliosa e da paesaggi mozzafiato.

Il Monte San Paolino, con i suoi 820 metri di altezza, domina l’abitato. Noto come il “Balcone della Sicilia” per la sua posizione privilegiata, offre una vista che spazia dal Monte Etna fino al Golfo di Agrigento. Sulla sua sommità sorge il Santuario di San Paolino, il cui campanile fu ricostruito nel 1953.

L’enigmatica Rocca Spaccata è una piccola collina con una roccia divisa in due da una profonda fenditura. La tradizione popolare narra che la roccia si sia spaccata nel momento dell’ultima esalazione di Gesù sulla croce.

Sutera si trova ai piedi dei maestosi Monti Sicani, che offrono panorami spettacolari e opportunità per escursioni e attività all’aria aperta. Il Parco Regionale dei Monti Sicani è ricco di sentieri per il trekking. Nelle vicinanze si estende la Riserva Naturale Orientata Monte Cammarata (parte del Parco dei Monti Sicani dal 2012), che vanta sentieri attraverso boschi di conifere e latifoglie, aree picnic, una flora e una fauna diversificate e l’Eremo della Quisquina. La Magna Via Francigena (Tappa 7) attraversa Sutera, offrendo un’importante opportunità per gli appassionati di escursionismo.

Un Assaggio di Sutera: Esplorando i Sapori Locali

La gastronomia di Sutera è un autentico viaggio nei sapori della Sicilia centrale, con influenze mediterranee e arabe. Tra i piatti tipici spiccano “u pitirri” (zuppa di verdure con pasta di semola di grano duro ed erbe selvatiche), “u maccu di fave” (purea di fave) e “li virciddata” (biscotti con noci, fichi e mandorle). Non mancano ovviamente le specialità siciliane più conosciute come cannoli, cassata e arancini. Gli ingredienti locali includono olio d’oliva, formaggi prodotti in zona, erbe selvatiche, grano duro, noci, fichi e mandorle.

Sutera celebra i suoi sapori con eventi come la Sagra Profumi e Sapori ad aprile, con degustazioni di prodotti tipici e laboratori dimostrativi, e la Sagra del Peperone, che si tiene in concomitanza con la Festa di San Francesco. Sebbene Sutera non abbia un dolce tipico distintivo come le “Minni di Virgini” di Sambuca, i suoi “li virciddata” rappresentano una delizia locale.

Sutera offre diverse opzioni per l’alloggio, tra cui B&B (come B&B Piazza e B&B Rabato Immobiliare) e agriturismi nelle zone circostanti. Tra i ristoranti consigliati figurano Ristorante La Pineta e I Sapori della Piazzetta.

Per raggiungere Sutera, è possibile utilizzare l’auto da Palermo (SS 189) e Agrigento (SS 189), con collegamenti da Catania tramite l’autostrada A19 e la SS 640. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Campofranco (a 9 km), con collegamenti per Palermo e Agrigento. Sono disponibili anche autobus. L’aeroporto internazionale di Palermo è il più vicino (a circa 120 km).

I principali siti di interesse turistico sono il Museo Etnoantropologico e il Santuario di San Paolino. Informazioni turistiche potrebbero essere disponibili presso il Municipio.

Sutera anima il suo calendario con diverse feste ed eventi culturali. Il Presepe Vivente, allestito nel quartiere del Rabato durante il periodo natalizio (25 dicembre – 6 gennaio), è particolarmente suggestivo. La Festa di San Paolino, celebrata il martedì dopo Pasqua (aprile), vede processioni delle “Santi Casci” (urne reliquiario).

La Festa di Sant’Onofrio si svolge la prima domenica di agosto, con un’evocativa processione notturna con fiaccolata e la “Processione dei Miracoli”. Ad aprile si tiene anche la Sagra Profumi e Sapori, e la Sagra del Peperone si svolge in concomitanza con la Festa di San Francesco. Altri eventi includono la Festa della Madonna del Carmelo (16 luglio) e le celebrazioni pasquali con riti specifici. Le feste dedicate ai santi patroni, San Paolino e Sant’Onofrio, sono momenti culminanti della vita comunitaria, con processioni, tradizioni secolari e una forte partecipazione popolare.

Sutera si rivela un borgo di rara bellezza, dove storia, cultura e natura si fondono armoniosamente. La sua posizione unica, le sue antiche tradizioni, i suoi paesaggi mozzafiato e la sua autentica gastronomia la rendono una meta imperdibile per chi desidera scoprire l’anima più vera della Sicilia. Un invito a lasciarsi conquistare dal fascino di Sutera, un luogo dove il tempo sembra rallentare, permettendo ai visitatori di immergersi in un’atmosfera magica e indimenticabile.

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